Il famoso designer di moto custom Roland Sands ha “manipolato” la BMW R 18 per creare un dragster in linea retta con l’iconico e massiccio propulsore boxer, il risultato? …la R 18 Dragster.
a cura di Paolo Pysa
Figlio d’arte del pilota e ingegnere Perry Sands, ammesso con pregio nel AMA Motorcycle Museum Hall of Fame e fondatore della Performance Machine, azienda che è una delle principali produttrici di ruote, sistemi frenanti, comandi e accessori per motociclette: stiamo parlando di Roland Sands che assieme al suo team ha creato un capolavoro unico costruito attorno all’imponente BMW Big Boxer a 2 cilindri, dando libero sfogo alla propria creatività.
La storia personale di Roland Sands è stata una fonte di ispirazione per questo lavoro, «Con un motore che è così prorompente e si mostra come pezzo centrale della R18, ho subito pensato alle muscle car. La mia famiglia ha sempre amato le gare, il drag racing e mio padre è stato un abile pilota da corsa, quindi ho pensato che fosse logico spogliare la moto all’essenziale e modellarla per andare veloce sulle dragstrip», spiega il designer statunitense.
La nuova BMW R 18: un mezzo radicato nella storia.
Con la nuova R 18, BMW Motorrad, ha presentato la prima moto di serie del marchio per il segmento delle cruiser nell’aprile 2020. Questo modello si colloca nella tradizione delle motociclette storiche BMW, sia tecnicamente che per quanto riguarda il suo design. Si basa su modelli illustri come la BMW R 5 e riporta l’attenzione sull’essenza della motocicletta: tecnologia purista, senza fronzoli, con il motore boxer che fomenta il piacere di guida. Il Big Boxer della R 18 continua la linea dei tradizionali motori boxer raffreddati ad aria da quando BMW Motorrad ne ha iniziato la produzione nel 1923.
La R 18 Dragster
Il processo di progettazione utilizzato da Roland Sands inizia sempre abbozzando le sue idee su carta. Questo gli permette di capire le basi della modifica: la nuova forma estetica, l’assetto e la geometria della motocicletta.
«Alla fine, la vera magia accade quando diamo vita allo schizzo», spiega Roland. La nuova R 18 si presta alle trasformazioni più di ogni altra motocicletta del Marchio tedesco. È dotata di un telaio la cui parte posteriore è facilmente removibile e di un set di parti verniciate facilmente smontabili, ciò offre al possessore un elevato grado di libertà per convertire la nuova R 18 in base alle preferenze personali, verniciatura compresa.
«Gestire l’elettronica era sicuramente il compito più difficile che abbiamo dovuto affrontare, poiché abbiamo inserito il protossido di azoto, rimosso lo scarico di serie e cambiato drasticamente l’aspirazione. È stato un po’ un esperimento a lieto fine! Il prodotto finale è impressionante, caratterizzato da un alto livello di artigianalità, in linea col pensiero di BMW Motorrad. Sottolineo che non vedevo l’ora di avere questa cruiser tra le mani!» dice Roland.
Per la trasformazione della R 18 Dragster, il team capeggiato da Sands, ha mantenuto sul telaio la geometria del cannotto di serie, ne ha rimosso la parte posteriore montando sulla nuova una gomma da Pro-Stock Bike, inoltre sono stati riprogettati sia il parafango anteriore che quello posteriore per adattarsi alla nuova estetica e alle modifiche prestate al telaio. L’intero processo di personalizzazione ha richiesto circa tre mesi e mezzo di lavoro per poi giungere all’assemblaggio finale nello RSD Workshop.
«Ogni motocicletta sottoposta al customizing necessita di parti uniche plsmate con materiali speciali e ci tengo a dire che per me ogni nuovo progetto è apprendimento anche dopo aver sviluppato oltre 200 progetti; tengo sempre bene in mente il mezzo d’origine che sarà una linea guida durante tutto il progetto di trasformazione/costruzione, questa è la chiave per mantenere la moto autentica e funzionale», spiega il designer statunitense.
Oltre alla R 18 Dragster custom bike, Roland Sands ha anche creato due diverse “design collections parts” in alluminio fresato per la Cruiser R 18: “Machined” e “2-Tone-Black”; entrambe comprendono cerchi anteriori e posteriori disponibili in dimensioni diverse rispetto a quelle standard, inoltre la gamma di queste esclusive componenti comprende alloggiamenti del tachimetro, handlebar clamps, riser, manopole, leve e specchietti, nonché elementi di rivestimento dell’alloggiamento del motore, tappi del serbatoio, piastre paracalore, casse filtro di aspirazione e molto altro.
Per la R 18 Dragster, Roland Sands ha utilizzato la collezione “2-Tone-Black” per personalizzare leve, cerchi, carter coprivalvole, coperture e fari; la parte anteriore è stata presa dalla BMW R Nine T mentre sella e scarico sono stati creati da zero.
The R 18 Dragster Custom Bike, specifiche tecniche
1 – Il telaio è stato modificato completamente rimuovendo la sospensione posteriore per renderlo rigido, quindi adatto al drag racing, con una nuova gomma da Pro-Stock Bike.
2 – I parafanghi anteriori e posteriori sono stati modificati per mantenere la classica silhouette R 18.
3 – Il faro è stato preso dall’originale R 18 ed è evidenziato con la cornice presa dalla linea “Design Collection Aluminium Parts”.
4 – Lo scarico standard è stato sostituito con un sistema a doppio megafono in acciaio inossidabile fabbricato a mano che utilizza fondelli delle parti “Milled Aluminium Parts”.
5 – Le pompe del freno anteriore e della frizione sono Roland Sands Design.
6 – Il serbatoio è stato modificato partendo dall’originale R 18.
7 – La vernice è blu metallizzato a due tonalità con le classiche strisce bianche BMW così come furono create anni or sono dal pittore Roland Chris Wood.
8 – La forcella è stata presa dalla BMW R Nine T.
9 – L’impianto frenante anteriore è stato preso dalla superbike BMW S 1000 RR.
10 – La sella è stata costruita da zero ed è personalizzata RSD e cucita da Saddlemen®.