Indian Motorcycle and Workhorse Speed Shop hanno annunciato il ritorno di Appaloosa al Baikal Mile 2020, un test estremo per moto e macchine sulla superficie ghiacciata del lago Baikal, in Siberia. Appaloosa v2.0 farà il suo debutto nel 2020 in Russia dal 25 febbraio al 1 marzo, rivelando un nuovo look radicale.
Testo: Paolo Pysa
Le corse sul Baikal Mile si sono svolte per la prima volta a marzo dell’anno scorso e ora è destinato a diventare un appuntamento fisso nel calendario degli sport motoristici. Correndo sul ghiaccio al largo della sponda orientale del Lago Baikal, il festival è uno dei più singolari eventi sportivi e culturali da competizione a livello internazionale “favorito” delle condizioni estreme della Siberia. Con piste di ghiaccio appositamente preparate da un ottavo di miglio e 1 miglio, i team si sfidano per stabilire record di velocità su una varietà di veicoli appositamente preparati per stunt riding, drifting, drag racing, flat track and freestyle motocross.
Brice Hennebert, creatore della Appaloosa (che prende il nome da una razza di cavalli dal manto maculato), non vede l’ora di affrontare la sfida, «La sensazione è folle, è un po’ come andare a correre sulla luna. Non c’è assolutamente alcun punto di riferimento, andiamo in un deserto di ghiaccio in Siberia con temperature dai -40°C di notte ai -20°C durante il giorno. Sono super eccitato e un po’ pensieroso allo stesso tempo e mi sto concentrando sugli aspetti pratici, ma so che questo viaggio sarà una delle esperienze più pazze della mia vita».
La Scout Bobber, originariamente trasformata da Brice Hennebert per la serie Sultans of Sprint 2019, (in una precedente prova fu guidata dal campione Randy Mamola) è stata modificata per le sfide delle corse sul ghiaccio in condizioni estreme con il supporto di partner di alto livello: Akrapovič, Beringer Brakes, Dunlop Europe, Evok3 Performance, Motorex, Öhlins e consulenza sulla messa a punto di Flybike.
Per avere grip sul ghiaccio e spingere l’Appaloosa lungo la ice strip, le gomme SportSmart Mk3 fornite da Dunlop Europe sono state modificate a mano con l’aggiunta di centinaia di chiodi, un compito che ha richiesto quattro giorni di lavoro a Dorsan, meccanico di Brice.
Per controllare il raffreddamento del motore in base alle temperature estreme, la “bocca” della carenatura è stata chiusa con un inserto in fibra di carbonio e sono state aggiunte prese d’aria più piccole sui lati delle carenature.
L’aggiornamento del sistema NOS era una priorità per una migliore affidabilità e potenza, quindi si è lavorato con l’esperta Nitrous Express.
Öhlins Racing oltre alle sospensioni ha aggiunto anche un ammortizzatore di sterzo per mantenere Appaloosa stabile alle velocità più elevate previste.
Infine, per proteggere il pilota e garantirgli una visione chiara, le aree intorno alle ruote sono state chiuse all’interno della carenatura per fermare il ghiaccio sollevato; Appaloosa v2.0 ha avuto anche una nuova verniciatura ideata da Benny Maxwell di Axesent e sapientemente applicata da Matthias di Moto Peinture.