Al Misano Word Circuit si è concluso il Trofeo Italiano Amatori 2019 che vede come vincitori D’ancona (600 base), Munerato (600 avanzata), Ostuni (600 pro), Marsella (1000 base), De Momi (1000 avanzata), Bizzotto (1000 pro). Mirko Scarabelli si aggiudica il Rookies Callenge 2019.
L’ultimo atto del Trofeo Italiano Amatori 2019 è andato in scena al Misano World Circuit in una cornice ideale: circa 240 i piloti iscritti, 215 schierati al via, magnifico sole, di stampo quasi estivo, per l’intero week end, ed emozioni in serie, con ben otto gare disputate la domenica e sei titoli su sette ancora da assegnare.
Come al solito perfetta l’organizzazione garantita dal Moto Club Motolampeggio di Roma, in testa dall’ideatore e patron del trofeo, Daniele Alessandrini, che ha chiuso il gratificante fine settimana annunciando, per novembre, le novità dell’edizione 2020; Alessandrini ha poi dato a tutti appuntamento a gennaio, al Motor Bike Expo di Verona, per le premiazioni della stagione 2019.
Hanno vinto le gare del sesto ed ultimo round del trofeo Alessandro Lecce (Yamaha – 600 Base); Andrea Campaci (Yamaha – 600 Avanzata); Carlo Corsini (Yamaha – 600 Pro); Thomas Stringara (Bimota – 1000 Base A, gara 1); Egidio Paolo Orsini (BMW – 1000 Base A, gara 2); Alessandro De Momi (BMW – 1000 Avanzata); Alessandro Rossi (Yamaha – 1000 Pro). Ha colto una fantastica doppietta Mirko Scarabelli (Honda) che si è imposto in entrambe le gare della 1000 Base, cogliendo il successo anche nel particolare raggruppamento del Rookies Challenge.
I vincitori del Trofeo Italiano Amatori 2019 sono lo stesso Scarabelli, che per primo iscrive dunque il proprio nome nell’albo d’oro del Rookies Challenge, autentica novità dell’anno, e poi Alessandro D’Ancona (Yamaha) nella 600 Base; Stefano Munerato (Yamaha) nella 600 Avanzata; Vincenzo Ostuni (Yamaha) nella 600 Pro; Giuseppe Marsella (Ducati) nella 1000 Base; Alessandro De Momi (BMW) nella 1000 Avanzata e Matteo Bizzotto nella 1000 Pro.
Anche nell’ultima prova di Misano, inserita nel programma della Coppa Italia Federmoto, un ruolo fondamentale ha avuto la monogomma Matzeler Racetec RR, affidabile, performante e capace di sostenere i piloti nei loro progressi.
Da notare che il programma domenicale, comprendente tredici partenze, ha subito dei ritardi dovuti all’esposizione di bandiere rosse nelle competizioni del mattino; la Direzione di Gara ha quindi deciso, per rientrare nei tempi di ridurre da dieci ad otto giri tutte le prove del pomeriggio.
I CAMPIONI 2019
Alessandro D’Ancona, 31 anni, abruzzese di Francavilla al Mare (CH), tecnico sulle piattaforme marine, è il vincitore della Trofeo Italiano Amatori 2019 nella categoria 600 Base. D’Ancona (Yamaha), è portacolori del Team Asa Motorsport che è, in realtà, un’associazione tra amici, amanti delle competizioni di velocità, e che fa riferimento ad un altro pilota dello stesso trofeo, Marco Imbastaro. D’Ancona, esordiente nelle competizioni (non aveva mai girato al Mugello) e proveniente da sessioni di prove libere, ha costruito la sua marcia verso il titolo sulla regolarità: “sono sempre arrivato in fondo” sottolinea con orgoglio e aggiunge: “se ad aprile mi avessero detto che avrei vinto il titolo, non ci avrei affatto creduto”. Per D’Ancona il successo finale a Misano ha aperto un periodo di altre emozioni e soddisfazioni: sta infatti per nascere il suo secondogenito e compirà 32 anni.
Il vincitore del Trofeo Italiano Amatori 2019 nella classe 600 Avanzata è il lombardo Stefano Munerato (Yamaha), 33 anni, che a Dairago (Milano) lavora nella carrozzeria di famiglia. Munerato ha avuto in Corrado Fornari (Kawasaki) l’avversario più pericoloso nella corsa al titolo ma nell’ultima prova ha sfoderato una prova perfetta che gli ha consentito di cogliere il secondo successo stagionale nel raggruppamento e dunque di conquistare l’alloro. Per il neo-campione, il 2019 è andato in crescendo come hanno dimostrato un secondo posto a Vallelunga e la vittoria al Mugello, ad agosto.
Vincenzo Ostuni, 42 anni, commerciante di Altamura (BA), è il vincitore del Trofeo Italiano Amatori 2019 nella classe 600 Pro. A spianare la strada verso il titolo al pilota della Yamaha è stata l’assenza all’ultimo round del suo rivale diretto Salvatore Torrisi (Yamaha) ma comunque Ostuni non si è risparmiato e anzi, come ha dichiarato dopo l’arrivo, ha avuto troppa fretta nel provare ad andare a riprendere Corsini (il pilota che era in testa) ed è scivolato. Lo zero in classifica non ha cambiato comunque la situazione. Ostuni era al primo anno nel Trofeo Italiano Amatori dove aver disputato il Trofeo Centro Italia ed aver effettuato alcune sporadiche apparizioni a Binetto. Tre le vittorie conquistate (due a Vallelunga e una al Mugello) durante la stagione 2019 dal neo-campione.
Il vincitore del Trofeo Italiano Amatori nella classe 1000 Base è Giuseppe Marsella, 42 anni, di Gaeta, Finanziere di mare. Marsella aveva compiuto solo qualche apparizione in pista alcuni anni fa nel Trofeo Interforze poi aveva completamente smesso l’attività, è tornato nel 2019, nel Trofeo Italiano Amatori. Oltre ad essere risultata la categoria più affollata, la 1000 Base è giunta all’epilogo con addirittura cinque piloti matematicamente in condizione di aspirare al titolo, dimostrando di essere dunque anche molto equilibrata. Il leader Marsella è stato un po’ “bloccato”, per sua stessa ammissione, in gara 1 ma si è poi molto ben espresso nel round pomeridiano, grazie anche ad una Ducati messa perfettamente a punto dalla sua squadra, ed ha potuto dunque coronare con il suo successo la sua stagione.
È Alessandro De Momi (BMW), 50 anni, veneto di Bassano del Grappa, imprenditore nel settore metalmeccanico, il vincitore del Trofeo Italiano Amatori nella classe 1000 Avanzata. De Momi è stato una sorta di “cannibale” della categoria, avendo infilato ben cinque successivi consecutivi in altrettante gare, compresa l’ultima, quando aveva già la certezza matematica del titolo ma non si è risparmiato nel duello con Pietro Sartori (Kawasaki), sicuramente il suo avversario più acerrimo. Curiosa la storia di De Momi che è al secondo anno negli Amatori ma proviene da un 2018 per sua stessa ammissione disastroso: con molta umiltà (ma altrettanta ambizione), ha fatto tesoro degli errori commessi e dell’esperienza maturata ed ha così completamente ribaltato la situazione. De Momi ha disputato per 27 anni gare ciclistiche, all’età di 45 anni ha avuto un regalo la sua prima moto (“le moto mi facevano paura”), ha cominciato ad appassionarsi e dopo, il primo test in circuito (a cui è stato portato da un conoscente), ha avvia